Impianti termici rinnovabili

Pompe di calore ad alta temperatura (HT-HP) 

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IL NOSTRO VALORE

Un’Alternativa Fossil-Free
alle Caldaie Tradizionali

Green Heat è il servizio Whitenergy per le imprese che vogliono decarbonizzare il calore di processo e ridurre i costi senza immobilizzare capitali.
Green Heat sostituisce le caldaie a metano con sistemi di generazione termica da fonti rinnovabili, recuperando il calore di scarto e utilizzando energia elettrica verde o biomassa sostenibile.
Con la formula ESCo – EPC (Energy Performance Contract) Guaranteed Saving, Whitenergy finanzia, progetta, realizza e gestisce sistemi termici rinnovabili ad alta efficienza (HT-HP e biomassa), assicurando:

PARTNER
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SERVIZIO

Green Heat

Il servizio Green Heat è una soluzione ESCo completamente finanziata che sostituisce le caldaie a metano tradizionali con pompe di calore industriali ad alta temperatura (HT-HP), capaci di produrre acqua calda, surriscaldata o vapore a bassa pressione recuperando calore di scarto industriale. Questa tecnologia rappresenta un’alternativa fossil-free alle caldaie industriali, riducendo costi, emissioni e dipendenza dal gas naturale.
L’intervento è progettato, finanziato e gestito integralmente da White Energy in modalità ESCo, con ritorni economici garantiti e accesso ai Titoli di Efficienza Energetica (TEE).

Come funziona
Il sistema recupera calore a bassa temperatura (>50 °C) proveniente da processi industriali, torri evaporative o gruppi frigo, e lo riqualifica portandolo a temperatura utile (>80 °C, fino a >120 °C per produzione di vapore).
Il calore così rigenerato viene riutilizzato nei processi, eliminando o riducendo il fabbisogno di combustibili fossili.

Questa soluzione consente di:

SETTORI

A chi si rivolge Green Heat

CASE STUDY

Green Heat

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Il progetto | Cartiera

Situazione iniziale:
Lo stabilimento cartario presentava un elevato consumo di metano per la produzione di acqua surriscaldata e vapore a bassa pressione, utilizzati nelle fasi di essiccazione della carta.

L’intervento:
Whitenergy ha realizzato un impianto Green Heat basato su pompe di calore industriali ad alta temperatura (HT-HP) da 2,8 MWt, che recuperano calore dai flussi d’aria esausti e dalle acque di processo (≈55 °C), riqualificandolo fino a 105 °C per l’alimentazione delle linee di asciugatura.

Il progetto è stato sviluppato in modalità ESCo tramite contratto EPC, con SPV dedicata per finanziamento, gestione tecnica e manutenzione (O&M).
L’impianto utilizza esclusivamente energia elettrica da fonti rinnovabili tramite PPA green.

Risultati ottenuti:

  • Risparmio economico totale stimato in 10 anni: €11,5 milioni
  • Riduzione emissioni CO₂: oltre 5.200 tonnellate/anno
  • TEE ottenuti: riconosciuti per 11 anni e condivisi con il cliente
  • Durata contratto EPC: 12 anni
  • Investimento: €2,6 milioni (interamente a carico di Whitenergy)

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Il Progetto | Caseificio

Situazione iniziale:
Azienda lattiero-casearia con consumo elevato di metano per riscaldamento acqua di processo, lavaggi e sanificazione, con costi in aumento e necessità di ridurre le emissioni Scope 1.

L’intervento:
Whitenergy ha installato un impianto a biomassa automatizzato da 1,5 MWt, alimentato a cippato locale, integrato con un sistema di pompa di calore HT-HP da 600 kWt per il recupero termico dai circuiti di raffreddamento.
Il sistema fornisce acqua calda e vapore a 90–120 °C per le linee di produzione, riducendo il consumo di gas del 85%.
Il progetto è stato realizzato in formula EPC, completamente finanziato e gestito da Whitenergy, con monitoraggio remoto e garanzia di performance.

Risultati ottenuti:

  • Risparmio energetico complessivo: oltre 1.800 TEP/anno
  • Riduzione dei costi termici: –35% OPEX annui
  • CO₂ evitata: circa 4.700 tonnellate/anno
  • Durata rendicontazione TEE: 10 anni
  • Investimento cliente: 0 € (a carico Whitenergy)
  • TEE condivisi con il cliente

Domande frequenti

Hai dei dubbi? Ecco le risposte più utili sul servizio Green Heat:

  • In quali casi conviene installare
    un sistema Green Heat invece di una caldaia a metano?

    Green Heat è ideale quando esistono fonti di calore di scarto o processi continui con alta domanda termica (acqua calda, surriscaldata o vapore).
    La convenienza cresce nei contesti dove:

    - il costo del metano e della CO₂ è elevato;
    - si punta alla decarbonizzazione (Scope 1);
    - si vuole stabilizzare il costo termico per i prossimi 10–15 anni. In questi casi, la pompa di calore o la biomassa in formula ESCo riducono drasticamente OPEX e emissioni, senza CAPEX.

  • Che differenza c’è tra una pompa di calore
    industriale HT-HP e una tradizionale?

    Le HT-HP (High Temperature Heat Pumps) operano fino a 120 °C e oltre, permettendo di produrre calore di processo o vapore a bassa pressione. A differenza delle pompe di calore standard, lavorano con fluido refrigerante specifico, compressori industriali e recupero da sorgenti calde (acque di processo, torri evaporative, gruppi frigo). Sono quindi adatte all’industria, non solo al comfort.

  • Se non ho calore di scarto,
    posso comunque usare Green Heat?

    Sì.
    In assenza di recuperi termici, Green Heat può utilizzare biomassa certificata come fonte primaria o essere abbinato a una rete di calore interna o a PPA rinnovabili per alimentare la pompa di calore.
    La configurazione viene definita in base alle caratteristiche del sito produttivo e alla disponibilità locale di energia.

  • Il calore prodotto è sufficiente a sostituire
    totalmente il gas?

    Nella maggior parte dei casi sì. Le pompe di calore HT-HP possono coprire il fabbisogno base e intermedio, mentre la biomassa o sistemi ibridi coprono i picchi di carico.
    Questo consente di ridurre il consumo di gas fino al 90%, mantenendo continuità produttiva e sicurezza d’esercizio.

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